REPLICA LONTANA
Sagome sbiadite scivolate sulla tavola del tempo trascolorano d’essenza mutando nella forma. E in quel ritorno sconfinato d’un suono labile sprofonda la mente sfiancata sul trasfuso d’una replica lontana. Quasi un infragilito scampanio quella vocalità aerea riporta a morbide curvature della bocca. L’eloquio nel suo trascendere era eco d’artificiose frontiere in cui tralasciare mani distanti nello sguardo denudato di zavorre non combacianti il senno sbiadito nel pulviscolo del volto…. @Silvia De Angelis